La Composizione Fotografica

Bentornati nel mio blog 😀

Come procede il vostro allenamento visivo? State osservando la realtà come se foste i registi di un vostro film?

Parte seconda

Ottenere una buona inquadratura si può, basta osservare la :

Regola dei terzi

Questa regola ci viene tramandata dai pittori dei secoli scorsi ed è tuttora una delle regole più utilizzate anche

nell’ambito fotografico.

Quando inquadriamo, di solito siamo portati a mettere al centro del mirino il fulcro dell’immagine.

Invece proviamo a suddividere idealmente l’inquadratura in nove parti generate da due linee orizzontali e due verticali (linee di forza). Il riquadro centrale prende il nome di “zona aurea” ed è quello in cui l’occhio si concentra maggiormente e raccoglie più informazioni. Ponendo il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie ottenute, questo risulterà più dinamico ed armonico al tempo stesso.

Alcune macchine fotografiche hanno già all’interno del mirino la predisposizione della suddivisione in terzi, in modo da facilitare l’inquadratura seguendo la regola.

Semplificando, è come se nell’immagine agissero delle forze invisibili che indicano il percorso visivo catturando l’attenzione dell’osservatore.

Colui che ha sempre utilizzato la regola dei terzi nella realizzazione delle sue opere è stato Henri Cartier-Bresson.

Egli ha sempre preteso che la stampa delle sue immagini avvenisse senza tagli, a pieno formato, per garantire la posizione dei punti aurei concepiti in ripresa e scongiurare il cambiamento del percorso di lettura e con esso il senso dell’immagine stessa.

In conclusione per rendere l’immagine più dinamica, il soggetto deve essere posto nei punti focali dell’ inquadratura; la posizione decentrata ne risalta l’ importanza.

La regola dei terzi è applicabile a ogni formato, sia esso quadrato o panoramico, ogni volta che è possibile suddividere l’immagine in terzi.

E voi conoscevate già questa regola? Volete una mia opinione sui vostri scatti? Inviate a mezzo mail i vostri elaborati.

Introduzione del Blog

Ciao, sono Egidio Massa. Questo è il mio primo articolo on line. Sono fotografo professionista a tutto campo, da circa 40 anni. Vivo e lavoro a Napoli, come si intuisce dalla foto! Ho 2 figli che vivono uno a Londra e l’altro a Milano; loro sono la mia migliore fonte di ispirazione :)) . Ho deciso di condividere la mia saggezza, con coloro che vogliono iniziare o perfezionare una passione.

“Non puoi sapere dove vai, se non sai da dove vieni” (cit. Will Smith). Sono figlio di fotografi( la loro storia d’ amore è iniziata proprio in un laboratorio fotografico :-)i miei primi approcci con la professione sono avvenuti in camera oscura ed ho vissuto il cambiamento dall’analogico al digitale. Lo sviluppo e la stampa in bianco e nero, sono l’eredità che mi consente di scattare in digitale con una visione più ampia; anche le macchine di ultima generazione, hanno bisogno di essere impostate!!

Approfittiamo dell’estate per affinare la sensibilità visiva. Siamo subissati da immagini scattate ossessivamente in ogni occasione: sui social si pubblicano 3600 foto al secondo!

” Una buona composizione è la maniera più forte di vedere le cose” ( Edward Weston ).

Scattare una foto è come raccontare una storia; gli elementi presenti nell’inquadratura hanno un ruolo preciso e determineranno ricordi o emozioni a noi come alle persone che guarderanno la foto. La connessione tra loro, la decisione presa dal fotografo al momento dello scatto, l’ ambiente circostante, hanno proprio il ruolo di trasmettere il messaggio che vogliamo raccontare.

La composizione richiede attenzione prima di realizzare lo scatto. Osservate la realtà: volti, persone che interagiscono, elementi fissi ed elementi mobili, architetture, paesaggi. Ritagliate un particolare che vi incuriosisce in relazione con l’ambiente circostante (sfondo). A rendere dinamica una fotografia, contribuiscono la posizione del fotografo, il soggetto, che non deve essere posizionato al centro dell’inquadratura, per evitare l’ effetto “foto tessera”. In ogni caso a seconda della scelta: una persona, un paesaggio o un albero, significa anche scegliere il metodo di comporre l’immagine.

In ogni caso non lasciamo che la razionalità prenda il sopravvento sull’istintività, potremmo perdere il momento “magico” . Seguiamo solo le semplici regole fin qui descritte facendo attenzione ai vari elementi presenti nell’inquadratura, insieme alla luce e scattiamo. Magari all’inizio non avremmo i risultati sperati, ma continuando a seguire questi piccoli accorgimenti, ci accorgeremo che, le nostre foto, non saranno più banali scatti, ma emozioni per noi e gli altri. 

Facendo riferimento all’immagine di Napoli, il vesuvio non è posto al centro dell’inquadratura, ma spostato leggermente in alto e a destra. Questo crea un interesse all’osservatore che non si focalizza necessariamente sul vulcano, ma è piacevolmente attratto dal panorama nella sua interezza.

Avete trovato interessante questo articolo? Continuate a seguirmi!